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Ultimi giorni del 2025 all'insegna della stabilità e con temporanea irruzione di aria decisamente fredda da Nord-Est proprio fra il 30 e San Silvestro.
Il 2026 si aprirà con un peggioramento ad opera di correnti umide e via via più miti di origine atlantica. Evoluzione però molto incerta, seguire gli aggiornamenti.
MARINA DI CARRARA
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
27-12-25
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28-12-25
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29-12-25
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| Zero Termico: 1500 m | Altezza Neve: 2 cm |
27-12-25
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28-12-25
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29-12-25
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| Zero Termico: 1400 m | Altezza Neve: 30 cm |
27-12-25
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28-12-25
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29-12-25
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| Zero Termico: 1800 m | Altezza Neve: 0 cm |
27-12-25
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28-12-25
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29-12-25
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| Zero Termico: 1400 m | Altezza Neve: 25 cm |
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Il bianco Natale è arrivato su gran parte delle nostre montagne! Le precipitazioni sono state più copiose in Appennino nel comparto modenese/reggiano e nel parmense orientale dove localmente la neve ha imbiancato sin verso 300/400 metri, mentre ad Ovest della Val Baganza e quindi vallate Taro e Ceno e Piacentino, è arrivata meno neve ed a quote più alte. Le Apuane sono state interessate ancora più marginalmente, in ombra pluviometrica quasi completa a causa dei venti Nord-orientali. In Appennino oltre i 1300 metri è presente una coltre bianca compresa fra i 25 ed i 30 cm dove è nevicato di più mentre si superano i 40 cm al di sopra dei 1500 metri dove è nevicato sin dalla Vigilia di Natale. Oggi, mattina di Santo Stefano, il tipico ''traversone'' avvolge ancora l'Appennino a causa di persistenti e dense nubi basse presenti nel versante emiliano, con la Tramontana che soffia tesa nel versante ligure lunigianese prosciugando l'aria e rasserenando completamente il cielo. Ma è una questione di qualche ora e poi l'aria diverrà secca a tutte le quote e in entrambi i versanti regalandoci splendide giornate di sole almeno fino al 29 dicembre, grazie ad un temporaneo aumento della pressione atmosferica. In montagna si avvertirà anche un sensibile rialzo termico dato che sono attese isoterme di 8°C a 1500 metri fra sabato e Domenica, e sarà un aumento davvero sensibile rispetto ai valori sotto lo zero degli ultimi giorni, però non ci saranno problemi per il mantenimento del manto nevoso grazie ai valori molto bassi dell'umidità che faranno gelare lo strato nevoso pur in presenza di temperature positive. Dalla fine dell'anno è atteso poi un nuovo graduale calo delle temperature per l'incipiente influenza di una massa d'aria fredda proveniente dalle alte latitudini. Ne riparleremo nei prossimi bollettini...
Fra il mese di dicembre e quello di gennaio le tradizioni popolari ci tramandano la possibilità di sapere che tempo farà durante l'anno nuovo. Parlo delle ''calende''. Ce ne sono di vari tipi a seconda delle zone di provenienza. La più semplice è la ''calenda dritta'' cioè l'osservazione del tempo nei primi 12 giorni di gennaio che equivale ai futuri 12 mesi: il tempo di Capodanno sarà il tempo prevalente del mese di Gennaio, il 2 sarà il tempo di Febbraio, il 3 quello di Marzo e così via sino al 12 gennaio che ci dirà che tempo farà nel prossimo dicembre. Poi ci sono le ''calende dritte ed inverse'': si guarda il tempo nei primi dodici giorni dell'anno, quindi sino al 12 gennaio e poi quello che fa dal 13 al 24 gennaio, andando però all'indietro con i mesi e cioè il tempo del 13 gennaio sarà dicembre, quello del 14 gennaio sarà novembre, il 15 gennaio sarà ottobre e via così. Bisogna poi incrociare le osservazioni rendendo il lavoro di previsione un po' più complesso ma più accurato. Esempio: il tempo di gennaio 2026 sarà un incrocio fra il tempo che ha fatto il 1° gennaio e quello del 24 gennaio; il tempo di febbraio incrocerà le condizioni meteo del 2 e del 23 gennaio e via discorrendo..... Il metodo invece che usava il mio nonno, prendendo come riferimento sempre una forma di calende dritte ed inverse, partiva dal giorno di Santa Lucia (13 dicembre) per arrivare sino ala 24 (Vigilia) coprendo i primi dodici mesi del nuovo anno da gennaio a dicembre, e poi dal 26 dicembre sino al 6 gennaio considerando i mesi all'inverso, e dunque: il tempo di gennaio del nuovo anno sarebbe stato un incrocio fra le condizioni del 13 dicembre del vecchio anno ed il 6 gennaio, il tempo di febbraio l'incrocio delle condizioni del 14 dicembre ed il 5 gennaio, il tempo di marzo l'incrocio delle condizioni del 14 dicembre e del 4 gennaio etc etc. Da piccino quando mio nonno mi spiegava il metodo ero affascinato e ricordo che in certi anni si notavano delle corrispondenze davvero sorprendenti, casualità..? Ho riprovato qualche volta negli ultimi anni e, ad esempio, per il 2023 era uscita fuori una discreta previsione, mentre nell'anno successivo no. Se volete divertirvi a provare nelle zone dove vivete...poi fatemi sapere...
Aggiornamento del 26 dicembre 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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