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Dopo la fase anticiclonica del weekend, con clima soleggiato e molto mite nelle ore diurne, la settimana entrante vedrà il ritorno di correnti più umide con il transito di una rapida e modesta perturbazione atlantica fra martedì e le prime ore di mercoledì; temperature in calo fino a riavvicinarsi alle medie.
VILLAFRANCA LUNIGIANA
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BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
15-12-25
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16-12-25
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17-12-25
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| Zero Termico: 1800 m | Altezza Neve: 0 cm |
15-12-25
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| Zero Termico: 1900 m | Altezza Neve: 0 cm |
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| Zero Termico: 2200 m | Altezza Neve: 0 cm |
15-12-25
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17-12-25
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| Zero Termico: 1800 m | Altezza Neve: 0 cm |
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La fase di tempo stabile e assai mite per il periodo specialmente sui nostri monti ma, nelle ore diurne, anche al piano, volge al termine. Come già avevamo detto nel precedente bollettino, la pressione atmosferica tende ora a diminuire per gli effetti di una perturbazione atlantica associato ad una zona di bassa pressione. La sua traiettoria sarà comunque piuttosto bassa di latitudine andando ad interessare più direttamente l'estremo nord ovest dell'Italia, le isole maggiori ed il centro sud, mentre le nostre zone saranno coinvolte solo marginalmente. Sarà un peggioramento ancora di stampo prettamente autunnale dalle nostre parti visto che è atteso sì un calo termico rispetto ai giorni scorsi ma non sufficiente da portare le attese precipitazioni nevose sui nostri rilievi, se non al di sopra dei 1500 metri nella migliore delle ipotesi. Faranno invece un discreto ''bottino bianco'' le Alpi Piemontesi e l'Appennino ligure-piemontese dove la neve potrebbe arrivare anche a bassa quota. Sulle nostre regioni assisteremo ad un progressivo aumento della nuvolosità nel corso di lunedì con le prime deboli precipitazioni che approderanno dal golfo ligure in serata. Martedì sarà una giornata da cielo chiuso con piogge diffuse deboli o al più moderate. Come già detto lo zero termico si attesterà attorno ai 1800/2000 metri pertanto la neve potrebbe vedersi fino a 1500/1600 metri, forse appena più bassa sui rilievi dell'Aveto, più vicini al freddo basso piemontese ed entroterra genovese. I venti andranno a rinforzare dal quadrante orientale e settentrionale stante il minimo di pressione posizionato sul mare fra le Baleari e la Sardegna. Fra mercoledì e giovedì rimarrà attivo un blando flusso umido meridionale in quota che porterà ancora nubi diffuse e deboli precipitazioni e con un tempo che rimarrà incerto fra brevi schiarite e nuvolaglia un po' per tutta la settimana. Peggioramenti più incisivi e forse un pochino più freddi dal 21 dicembre, giorno di inizio dell'Inverno astronomico. Seguite i prossimi aggiornamenti...
''E' una bella mattina di inverno. Il cielo si è tinto di rosa chiaro e durante la notte si sono formati grossi cristalli di ghiaccio che hanno rivestito ogni cosa di diamanti ghiacciati. Siv ha appena finito di lavare le stoviglie della colazione e di pulire il tavolo, sta uscendo con il secchio degli scarti da buttare quando sente uno scricchiolio tra gli alberi carichi di neve. Si ferma e vede un alce femmina con due cuccioli che si gira a guardarla. Rimangono immobili per qualche secondo. L'alce bramisce piano e con i piccoli al seguito si inoltra nuovamente nella foresta trotterellando''.
Tratto da Il sapore delle bacche selvatiche, libro di Ulrika Lagerlof
Aggiornamento del 14 dicembre 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
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