Clicca sulle icone per accedere al dettaglio della Regione Toscana
L'afflusso di aria temporaneamente più asciutta e fredda da Nord-Est sottoforma di venti di Tramontana favorirà una tregua del maltempo ad inizio settimana con sensibile calo termico specie fra martedì e mercoledì (locali gelate sulla Lunigiana). A seguire probabile ritorno a correnti umide e miti di origine atlantica con peggioramento nel fine settimana.
VILLAFRANCA LUNIGIANA
Visualizza le altre Webcam >>
RADAR PRECIPITAZIONI
SATELLITE INFRAROSSO
FULMINAZIONI
|
BOLLETTINO DELLA MONTAGNA
Previsioni a 3 giorni per le principali località sciistiche e montane delle Apuane ed Appennino settentrionale
17-03-25
 |
18-03-25
 |
19-03-25
 |
Zero Termico: 1300 m | Altezza Neve: 0 cm |
17-03-25
 |
18-03-25
 |
19-03-25
 |
Zero Termico: 1200 m | Altezza Neve: 0 cm |
17-03-25
 |
18-03-25
 |
19-03-25
 |
Zero Termico: 1400 m | Altezza Neve: 0 cm |
17-03-25
 |
18-03-25
 |
19-03-25
 |
Zero Termico: 1200 m | Altezza Neve: 0 cm |
|
L'inverno 2012/2013, più volte ricordato come l'ultimo vero inverno dalle nostre parti, si congedò con un'intensa nevicata proprio fra il 17 ed il 18 marzo. Dopo le frequenti nevicate di gennaio e febbraio, la prima decade di marzo trascorse molto più mite anche se piovosa. Ma il freddo albergava sempre sui paesi del Nord Europa e ad una minima risalita dell'anticiclone delle Azzorre in Atlantico rapidamente scendeva sul Mediterraneo, e così accade fra il 14 ed il 16 marzo quando venti freddi di Tramontana riportarono le temperature a valori da pieno inverno. Il 17 ecco poi arrivare una perturbazione atlantica con il suo carico di aria più temperata e molto umida che, andando a scorrere sullo spesso cuscino di aria fredda che si era formato, portò copiose precipitazioni su tutto il Nord Italia con neve che cadde sino alla pianura su tutta l'Emilia occidentale e fino al Piemonte. A Parma città fra 5 e 10 cm, a Piacenza 21 cm e in tutta la Val Taro fra 50 e 60 cm che provocarono vari e prolungati blackout di energia elettrica e della telefonia mobile. Grossi problemi si verificarono anche nell'alto Pontremolese e Zerasco per un intenso gelicidio accompagnato da forte Tramontana che fece cadere molte piante con conseguenti interruzioni di alcune strade provinciali e comunali.
Nell'inverno 2024/25 che si avvia alla conclusione abbiamo avuto più problemi legati alle piogge o ai venti forti, anche se ci possiamo considerare assolutamente fortunati rispetto ad altre località colpite molto più duramente. Ora sta volgendo al termine la settimana piovosa provocata da una ampia struttura depressionaria che è in fase di lento colmamento. L'ingresso di aria più fredda dalla porta della Corsica sta portando qualche rovescio di neve sui nostri monti (sia Appennino che Apuane) oltre 1100/1200 metri con grandine o gragnuola alle quote più basse, poi entro la serata di lunedì un temporaneo afflusso freddo est europeo entrerà dalla porta della Bora (Alto Adriatico) con tesi venti fra Oriente e Tramontana. Nella notte su martedì arriveranno isoterme fra -3°C e -5°C a 1500 metri e, all'interno di estemporanei passaggi nuvolosi, non sono escluse spruzzate di neve oltre 1000 metri nei versante piacentino/parmense/reggiano dell'Appennino. Purtroppo saranno molto facili le gelate all'alba di mercoledì e giovedì anche nei fondovalle, soprattutto emiliani, ma anche fra Val di Vara e Lunigiana perché il cielo rasserenerà completamente ed il vento è previsto scemare rapidamente di intensità. Comunque avremo almeno tre giornate di tempo stabile e soleggiato. Da venerdì poi sembra tornare a prevalere il flusso perturbato atlantico ma questa è un'altra storia che racconteremo nel prossimo bollettino...
Aggiornamento del 16 marzo 2025 a cura di Mauro Olivieri
(aggiornamento 3 volte la settimana)
>> Accedi alla raccolta delle NEVICATE (archivio dal 2006) |